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Buone pratiche ecologiche in spiaggia

26 Luglio 2024 di Natural Mania

Come rispettare la natura nelle spiagge? Buone pratiche ecologiche in riva al mare

Decalogo e buone pratiche per non inquinare la spiaggia e il mare

Il galateo della vita in spiaggia e della tutela del nostro patrimonio naturale parte da questo semplice concetto: rispettare la natura, rispettare gli altri, rispettare i luoghi che ci ospitano che sia un litorale, che sia un parco o che sia un giardino.

“Questa spiaggia è un regalo alla natura, ogni giorno ci accoglie a braccia aperte, ma merita rispetto”. Queste le belle parole gridate qualche anno fa, dal bagnino della spiaggia di Santa Reparata [Sardegna] Luca Sestri qualche anno fa, mentre rimprovera i fumatori che gettano le sigarette direttamente sulla sabbia.

Consigli per non inquinare le nostre spiagge (e i nostri mari)

Buone pratiche in spiaggia ovvero come sopravvivere ai rifiuti, alla plastica (non a caso la giornata degli oceani 2018 è stata dedicata all’inquinamento da plastica nei mari). Fortunatamente la ricerca scientifica va avanti e nascono le bioplastiche completamente  biodegradabili.

1. Chiediti sempre come difendere l’ambiente che ti ospita, anche in spiaggia e al mare

Il nostro primo consiglio è farsi poche domande giuste e semplici (usare il buonsenso), perché le risposte semplici si ammettono più volentieri di sterili disposizioni incomprensibili e norme a cui opporre resistenza. Però, fatecelo dire, dovremmo sempre domandarci cosa possiamo fare nel nostro piccolo per contribuire alla conservazione dell’ambiente. Pensiamo alle prossime generazioni e ad educarle al rispetto dell’ambiente (ne abbiamo parlato tra l’altro in Come educare i bambini e le bambine al rispetto dell’ambiente)

Facciamo caso a come si presenta l’ambiente in cui si vive, perché è nostro e non solo nostro e soprattutto perché saranno i nostri bambini ad ereditarlo.

Ci interessa vivere in un ambiente pulito? Ci interessa lasciare su questa terra un ricordo tangibile di una convivenza rispettosa con la natura e ridurre l’impatto della nostra impronta ecologica?

Si, ci deve interessare ed è una questione sempre più stringente e prioritaria per la nostra società.

Pensiamo solo a come sono inquinati i nostri mari (lodevole l’impegno dei volontari di 4Ocean di cui tra i primi in Italia abbiamoDecalogo e buone pratiche per non inquinare la spiaggia e il mare

parlato su questo blog), agli animali che muoiono perché ingeriscono plastica o microplastiche, alla presenza di batteri fecali nella acque dove tranquillamente ci immergiamo, o alla crisi che sta vivendo la grande barriera corallina australiana, uno dei luoghi più belli del nostro UNICO pianeta (unico non solo per la sua bellezza ma anche perché al momento non abbiamo altre Terre a disposizione).

E se volete consigli su cosa fare con le bottiglie di plastica, consigliamo la lettura del nostro: come riciclare le bottiglie di plastica

Se ci pensiamo bene, diventiamo consapevoli che si parte da un patrimonio ed un ambiente inquinato e non rispettato, anche noi nel nostro piccolo magari quando non facciamo correttamente la raccolta differenziata siamo corresponsabili, a questo proposito leggiti: come riciclare? Consigli su riciclo e riuso da usare subito!

Ecco la prima buona pratica da utilizzare anche in spiaggia: pensare all’ambiente in modo
consapevole, come quando si va al supermercato e si cercano prodotti eco-friendly la cui filiera dalla produzione al consumo garantisce il rispetto di natura, animali e persone. 

Cosa faccio io per rispettare l’ambiente in cui vivo? Posso fare di meglio? E orientarsi di conseguenza.

Dobbiamo cominciare a fare quello che è possibile dal nostro backyard (cortile), dal piccolo pezzo di spiaggia che occupiamo, dal fazzoletto di prato su cui mangiamo, dal bosco che tanto
generosamente ci circonda con profumi, cinguettii, rumori e silenzi da ascoltare e non ci chiede
nulla di meglio che lasciarlo così come l’abbiamo trovato.

2. ridurre al minimo i rifiuti che facciamo quando siamo all’aperto (in spiaggia ad esempio)

Cosa significa ridurre i rifiuti quando andiamo al mare? Stella marina in spiaggia

Significa pensare a cosa portare con sé prima di raggiungere la meta, in modo da ridurre al minimo cartacce, polistirolo, contenitori di plastica non riutilizzabili, sacchetti di plastica, tetrapak eccetera eccetera.

Vale la pena prendersi un minimo di tempo quando facciamo la spesa, scegliendo i prodotti che hanno meno involucri e packaging possibile privilegiando sempre i prodotti sfusi o i contenitori che possono essere ri-utilizzati!

Altro importante accorgimento pratico: possiamo togliere a casa l’involucro o il contenitore di plastica per trasferire ad esempio i cibi in un contenitore riutilizzabile (evitiamo la plastica usa e getta!).

A casa facciamo tutti comodamente la raccolta differenziata mentre sulle spiagge non è quasi mai possibile causa presenza di soli bidoni indifferenziati ricordiamoci quindi di ridurre al minimo gli involucri!

Cosa fare se non abbiamo pensato al pranzo? Compriamo qualcosa al volo! Un pasto a portar via ci sembra la cosa più immediata e facile ma difficilmente riusciremo a ridurre la quantità di spazzatura in questo modo anche se si tratta di acquistare un semplice panino, perché qualunque cosa verrà posta in un involucro di carta e plastica, magari contenuto a sua volta in un recipiente di plastica o cartone poi riposto in una busta che ci verrà consegnata.

Se ci fermiamo un attimo a pensare e se siamo partiti facendo mente locale ad un orientamento eco-friendly dovrebbe essere naturale rinunciare a questa ipotesi non appena ci prefiguriamo la quantità inutile di spazzatura acquistata insieme al cibo da asporto.

3. raccogliere e portarsi a casa tutto ciò che non possiamo buttare sul luogo! Fare sempre la raccolta differenziata, anche in spiaggia!

Sembra banale ma non è mai inutile ribadire che non tutti i luoghi di villeggiatura sono attrezzati per una raccolta differenziata, quindi è bene portarsi con se di contenitori per le cicche e portarsi una busta dove riporre il resto: cartacce, giornali, bottiglie e lattine vuote, bucce e noccioli di frutta, graspi d’uva, palloni, palloncini per gavettoni, materassini e ciambelloni bucati compresi.

E non scordiamoci i pannolini e gli assorbenti. Lo sapevate che il tempo di degrado di un filtro di sigaretta è 10 anni??? Pensiamoci.

4. buona pratica: non sprechiamo l’acqua!

L’acqua è un bene comune è di tutti e non va mai scordato che se continuiamo di questo passo potremmo avere in futuro guerre per spartirsi le ormai esigue risorse idriche. 

Fonte di vita per tutte le creature viventi, inclusi noi umani spreconi e spesso poco orientati a difendere l’ambiente che siano spiagge, mari o parchi.

Non è inesauribile. Tutte le volte che vediamo indugiare piedi sabbiosi sotto scrosci di
generosi fontanelli… ci prende male. D’accordo, la sabbia è appiccicosa ma avete mai pensato che si può prima spolverare con un asciugamano e solo dopo mettere i nostri amabili piedini sotto l’acqua? Impiegheremmo anche meno tempo! 😉

Non sprecare l’acqua ed anzi risparmiare l’acqua potabile è un consiglio valido SEMPRE una buona pratica da ricercare in tutta la nostra vita quotidiana!

5. Raccogliere dove possibile anche quello che non è nostro non lasciando “in giro” rifiuti

Si, avete capito bene, ripulire le spiagge e l’ambiente è anche nostro compito. per favore lascia le tue impronte non la tua spazzatura

Intendiamo consigliare di raccogliere anche i rifiuti del vicino maleducato, o quelli abbandonati sulla battigia. Anche quelli che incontriamo uscendo dal mare dopo il bagno.

Quelli che ci capitano sott’occhio o su cui ci imbattiamo camminando. Non importa portarsi dietro una carriola e fare chilometri di spiaggia… basta un sacchetto e dare uno sguardo a quello che abbiamo intorno.

Se sottrarremo alla spiaggia inquinata anche solo una o due cose in più, avremo contribuito comunque.

Il premio è sempre lo stesso 🙂 un ambiente che ci ama, si rigenera e di cui godere il più a lungo possibile, ed anche un po’ più di orgoglio ecologico nel cuore 🙂

Non importa essere attivisti di 4Ocean [l’associazione di volontari che pulisce gli oceani dalla plastica] per fare la nostra parte nella difesa e tutela dell’ambiente a partire dalle spiagge o dal giardino che frequentiamo ogni giorno con i nostri figli.

Educazione e Coinvolgimento dei Bambini nella Protezione delle Spiagge

Attività Educative

  1. Laboratori Didattici: Organizza piccoli laboratori sulla spiaggia dove i bambini possono imparare sull’ecosistema marino, l’importanza della biodiversità e i pericoli della plastica per la fauna marina.
  2. Giochi e Competizioni: Introduci giochi a tema ecologico come cacce al tesoro per trovare e raccogliere rifiuti o gare di costruzione di castelli di sabbia con materiali naturali.
  3. Storie e Racconti: Racconta storie che enfatizzano l’importanza della protezione ambientale e presentano eroi ecologici, ispirando i bambini ad adottare comportamenti sostenibili.

Progetti e Iniziative

  1. Progetti di Arte con Materiali Riciclati: Incoraggia i bambini a creare opere d’arte utilizzando materiali trovati in spiaggia, come conchiglie, pezzi di legno e plastica recuperata.
  2. Adottare una Zona di Spiaggia: Coinvolgi le famiglie in un progetto di adozione di una zona di spiaggia, impegnandosi a mantenerla pulita e a segnalare eventuali problematiche ambientali.
  3. Sessioni di Educazione Ambientale: Collabora con scuole e associazioni locali per organizzare sessioni di educazione ambientale direttamente in spiaggia, offrendo una lezione pratica sull’importanza di mantenere gli ambienti naturali puliti.

Risorse e Strumenti

  1. Kit per la Pulizia della Spiaggia: Fornisci ai bambini kit di pulizia con guanti, sacchetti biodegradabili e pinze per raccogliere i rifiuti, spiegando loro come usarli in sicurezza.
  2. Materiale Didattico: Crea e distribuisci materiale didattico, come brochure, poster e libricini illustrati, che spiegano in modo semplice e visivo come proteggere l’ambiente marino.

L’Italia è un paese ricchissimo da un punto di vista del patrimonio naturale e marino!

Patrimonio inestimabile di sabbia, scogli e sassi romanticamente consumati e poi ricoperti da plastica e rifiuti? Certo che No! Visto il periodo estivo agli sgoccioli chi si è comportato male in spiaggia può solo fare ammenda e pensare a come comportarsi meglio in futuro (magari nelle passeggiate in montagna o semplicemente al parco con figli o nipoti). Per tutti gli altri un complimento di encomio lo vogliamo fare? Aggiungerei i nostri più vivi ringraziamenti personali: grazie per il beneficio comune di cui ti fai promotore con le tue pratiche ecologiche!

Grazie di avere consapevoli abitudini e di non aver pensato solo per te, spiaggiante gentile e civile!

Difendere e mantenere pulite le nostre spiagge ed i mari per vacanze naturali e sostenibili:

  • Divieto di fumo sulle spiagge: un scelta etica e di civilità
  • Come riconoscere spiagge e stabilimenti balneari ecosostenibili
  • Sacchetti riciclabili l’alternativa green alla plastica
  • Lotta alla plastica la Commissione ue detta l’agenda 2030
  • L’emergenza plastica arriva alle Maldive
  • Eco-turismo: Turismo ed ecosostenibilità un matrimonio possibile
  • Guida alle spiagge naturiste italiane

Filed Under: GreenStyle, Turismo Sostenibile e Responsabile

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Romanzo ambientato a Lisbona che parla di turismo di massa, gentrificazione, ripercorrendo la storia della città dalla Rivoluzione dei Garofani sino ai giorni nostri con i fenomeni della gentrificazione e del turismo di massa. E' al tempo stesso un atto d'amore nei confronti della città.
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