Sharing Moblility (mobilità condivisa): è un progetto originale di mobilità sostenibile per ridurre le emissioni e vivere in città meno inquinate, più salutari e belle, meno stressanti a causa del traffico che accompagna la vita e gli spostamenti nelle metropoli. Ecco il nostro breve commento alla Seconda conferenza nazionale sulla sharing mobility (Roma, 27 marzo 2018), perchè la mobilità sostenibile e condivisa è il futuro per spostarsi nelle nostre città e ridurre l’inquinamento.
Sharing Moblility: un progetto originale per la mobilità sostenibile nelle nostre città
Oggi parlare di Sharing Mobility, significa affrontare un argomento di indubbio interesse, che può magari sollevare qualche perplessità,
ma che comunque è di estrema attualità.
In breve, la Sharing Mobility (una versione particolare della Sharing Economy, leggi la nostra breve guida alla sharing economy in Italia se vuoi approfondire), consiste nella condivisione dei mezzi di trasporto appunto possiamo tradurla in “mobilità condivisa”.
Gli spostamenti, in pratica, avvengono su veicoli (auto, bici) condivisi. Gli utenti non utilizzano la propria auto, la propria moto o la propria bicicletta, ma noleggiano un veicolo per il tempo necessario alle proprie esigenze. Un fenomeno interessante sia dal punto di vista dell’utente, che impara a rapportarsi alla mobilità in modo diverso e più funzionale alle esigenze della comunità sia dal punto di vista dell’imprenditoria, in quanto sono nate moltissime imprese, anche in rete, che offrono questo servizio di condivisione dei mezzi di trasporto.
I vantaggi della Sharing Mobility (la mobilità condivisa)
Rivoluzionare il trasporto pubblico mediante la Sharing Mobility presenta dei notevoli vantaggi per le nostre città, che possono essere così riassunti:
- Compartecipazione di un servizio di moblità nelle nostre città: il trasferimento avviene su mezzi pubblici o collettivi, contemporaneamente (per es. utilizzando Bla Bla Car) oppure in successione (utilizzando un qualsiasi servizio di carsharing)
- Bike sharing (noleggiare biciclette a flusso libero senza stazioni): recentemente alcune città italiane (Firenze, Roma ma anche Milano e Torino) hanno sperimentato servizi di noleggio di biciclette a flusso libero e senza stazioni dove a poco prezzo e con una semplice App è possibile utilizzare una bicicletta per spostarsi lasciandola liberamente dove si vuole (ovviamente nel rispetto del codice della strada).
- Utilizzo delle piattaforme digitali a sostegno della mobilità condivisa: in rete ce ne sono diverse come per es App per dispositivi mobili oppure siti internet. La tecnologia fornisce un supporto indispensabile alla Sharing Mobility e le piattaforme online permettono uno scambio di informazioni veloce ed efficace
- Flessibilità d’uso e disponibilità secondo le proprie necessità: la sharing mobility più recente elimina il fatto che il bisogno di spostarsi non possa essere istantaneamente soddisfatto, come avviene utilizzando la propria auto. Attualmente, infatti, si può contare su di un impulso in tempo reale partendo dal proprio dispositivo
- Collaborazione e interattività: il vantaggio di collaborare e interagire tra utenti e operatori della Sharing Mobility è notevole. Tutti i servizi comprendono anche il feedback, che, tuttavia, non include solo l’ascolto, ma anche l’eventualità di far partecipare l’utente alla progettazione del prodotto
- Sfruttamento della potenzialità rimanente i vantaggi economici della mobilità condivisa: nel mondo dell’industria se un sistema o una macchina rimane inutilizzata i costi aumentano notevolmente. Ciò naturalmente avviene anche per le auto di proprietà che ospitano uno o due passeggeri, congestionano il traffico e poi a volte rimangono parcheggiate per ore. E, a questo proposito, la Sharing Mobility si occupa anche della sostenibilità ambientale e degli aspetti sociologici ad essa legati
Il primo rapporto nazionale sulla sharing mobility in Italia: numeri, fatti e potenzialità
Il 27 marzo 2018 si è svolta a Roma la seconda Conferenza Nazionale sulla Sharing Mobility.
Questa manifestazione è stata patrocinata dal Ministero della Tutela del Territorio e del Mare, e dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile, ed è stata organizzata dall’Osservatorio Nazionale della Sharing Mobility.
Lo scopo era quello di confrontare e approfondire le nuove prospettive del settore. L’Osservatorio, composto attualmente di circa 80 membri si propone una stretta collaborazione tra i servizi di Sharing Mobility, le istituzioni e il settore commerciale, industriale e accademico per elaborare nuove proposte normative e tecniche atte a promuovere la Sharing Mobility.
Ecco per chi volesse approfondire il link al sito ufficiale della seconda conferenza nazionale sulla sharing mobility tenuta a Roma: Osservatorio nazionale sulla sharing mobility in Italia
La mobilità sostenibile rappresenta il futuro per ridurre l’inquinamento nelle nostre città. La “sharing mobility” (mobilità condivisa in italiano) è uno degli strumenti a nostra disposizione per rendere le città più salubri e rispettose dell’ambiente e della nostra salute.
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