Al bando tutti i veicoli non elettrici entro il 2035: Oxford viaggia verso la piena eco-sostenibilità ambientale
Sono passati parecchi anni da quando Governi e mass media hanno iniziato a porre l’accento sulla portata dell’inquinamento atmosferico, i suoi rischi e la necessità di fare qualcosa al riguardo. Sebbene la gran parte degli attori in campo siano accomunati dai buoni propositi, nessuno ha assunto (almeno fino ad ora) concreti provvedimenti per ridurre l’esposizione ad agenti dannosi per la salute umana.
Oxford, famosa città inglese e sede di una delle più prestigiose università al mondo, sta facendo la differenza e ha predisposto un apposito piano socio-economico, rivolto a rendere il suo territorio una “zona a zero emissioni”. Certo il piano prevede molti anni per la sua attuazione ma ci sembra comunque una bella notizia per un futuro all’insegna della mobilità sostenibile!
In cosa consiste il Progetto ZEZ
Il Progetto ZEZ (Zero Emission Zone) prevede una serie di divieti graduali che porteranno alla totale messa al bando di veicoli a benzina e diesel entro il 2035 su tutto il territorio comunale. Si parla di divieti graduali in quanto si inizia con il divieto solo sulle prime sei strade principali della città nel 2020, per poi estenderlo su un’area più ampia nel 2025 e infine completare nel 2035 tutta la zona di Oxford. Il suddetto divieto non riguarderà solo le auto private, ma anche mezzi pubblici come bus e taxi nonché i camion per la raccolta dei rifiuti.
Si tratta di un obiettivo particolarmente ambizioso che si promuove di abbattere almeno il 75% del biossido di azoto presente in atmosfera in un tempo stimato di 18 anni.
Costi del progetto Zero Emssioni
Come qualsiasi piano che incide sulla struttura e la funzionalità di un Paese, è necessario parlare di costi e investimenti per la relativa realizzazione. In particolare, il Progetto ZEZ ha già ricevuto dal Governo nazionale un finanziamento di 500 mila sterline per la predisposizione di cabine di ricarica per taxi elettrici e sono previsti altri 800 mila sterline per la ricarica delle auto elettriche private. Solo per la sostituzione di tutti i veicoli a benzina/diesel saranno necessari circa 7 milioni di sterline e se ne prevedono altri 7 milioni per la realizzazione delle infrastrutture connesse.
Le reazioni a questo divieto
Le reazioni relative a questo progetto ambizioso sono a dir poco contrastanti. Come prevedibile, le compagnie di taxi e altri mezzi pubblici si trovano in una posizione di protesta, dal momento che saranno costrette ad ingenti investimenti per la conversione dei loro mezzi, nonostante gli incentivi previsti dal Governo.
Per l’altro verso, questa notizia è stata accolta con molto entusiasmo dalla gran parte della popolazione, la cui salute viene sicuramente meglio tutelata. Il futuro è nelle città ecologiche e smart!