• Skip to main content
  • Skip to secondary menu
  • Skip to primary sidebar
  • Skip to footer
  • Chi Siamo
    • Il Blog
    • Proponici un articolo
    • Contatti
  • La Vetrina Sostenibile
  • Vuoi far parte de La Vetrina Sostenibile?
Il Magazine a tutto green: Vegan, CrueltyFree, eco design
  • Home
  • Green Style
    • Lotta alla plastica
    • Ricette Vegane e Cucina Vegetariana
    • Riciclo Creativo
    • Turismo Sostenibile e Responsabile
  • Design Ecologico
    • Architettura Sostenibile
    • Arredamento Ecosostenibile
  • Moda Vegana
    • Abbigliamento vegan
    • Tessuti e materiali naturali
  • Mobilità Sostenibile
    • Mobilità in Bicicletta
    • Smart City
    • Veicoli Elettrici
  • Rimedi naturali
    • Bellezza
    • Benessere
    • Capelli
  • Natura News
You are here: Home / GreenStyle / Sharing Economy in Italia una breve guida all’Economia Collaborativa italiana

Sharing Economy in Italia una breve guida all’Economia Collaborativa italiana

1 Novembre 2022 di Natural Mania

Sharing economy in Italia a che punto siamo?

Sharing Economy (economia collaborativa) una breve guida
Sharing Economy (economia collaborativa) una breve guida ai servizi maggiormente diffusi in Italia.

Il successo del’economia condivisa o collaborativa, ovvero della Sharing Economy, in Italia e in tutto l’occidente è un dato di fatto significativo e inconfutabile.

Ma andiamo a cercare di capire cosa significa Sharing Economy e le ragioni di questo importante balzo in avanti di un fenomeno spesso green ed eco-sostenibile, ma talvolta con alcuni aspetti controversi ed ancora contraddittori.

Cosa significa sharing economy?

Sharing economy in italiano può essere tradotto con “economia collaborativa” ed indica, genericamente parlando, tutti quei servizi che vengono erogati in maniera orizzontale, non più (o non soltanto) in maniera verticale da un’azienda verso il consumatore finale ma un sistema in cui la community assume un ruolo importante nella distribuzione dei servizi.

Le caratteristiche principali della sharing economy in Italia

Condividere, scambiare beni e servizi, sembra utopistico pensare che nell’era del consumismo globale questo tipo di economia muova un giro d’affari che solo nel nostro paese si aggira attorno (dati oramai del 2015) ai 3,5 miliardi di euro. La crisi ci ha messo sicuramente lo zampino, ma ha fatto la sua parte anche una certa maturazione di una sensibilità ambientale e di un ‘ritrovarsi per condividere’ che solo qualche anno fa quando si pensava che tutto era alla portata di tutti era impensabile.

5 cose da sapere sulla sharing economy (video):

Piattaforme “dal basso” e tecnologiche una caratteristica alla base della sharing economy in Italia

Le persone possono incontrarsi grazie a piattaforme “cloud” e “web oriented” dove i servizi o i beni vengono scambiati in maniera orizzontale.

Le piattaforme (siti internet ed App) funzionano come “moderne piazze  e mercati virtuali” in cui le persone (non necessariamente aziende) possono scambiare e condividere beni e servizi tra di loro (per questo “sharing economy”. Senza internet e la possibilità di incontrarsi a prescindere dalle distanze geografiche, la sharing economy sicuramente non sarebbe possibile o quantomeno non così diffusa.

Sharing economy e piattaforme digitali (video):

Comunità virtuali allargate ed ampie dove si condividono le esperienze

Obiettivo delle piattaforme di sharing economy è quello di creare una comunità in cui gli aspetti legati alle recensioni sul servizio assumono un ruolo molto importante e centrale.

La sharing economy in Italia: Marta Mainieri at TEDxIED (Video):

Convenienza e risparmio

Un aspetto centrale della sharing economy anche in Italia riguarda la possibilità di risparmiare condividendo tra più persone beni e servizi.

Vediamo precisamente quali sono i più importanti attori di questa economia della condivisione in Italia.

I servizi di sharing economy maggiormente diffusi in Italia

Trasporti condivisi: i primi servizi di sharing economy

Bla Bla Car : nato in Francia nel 2006 con l’idea di far entrare in contatto viaggiatori con auto con viaggiatori alla ricerca di un passaggio. Approdato in Italia nel 2012, per un periodo di tempo il servizio è stato gratuito e la cifra richiesta veniva consegnata direttamente all’autista, mentre attualmente i pagamenti avvengono con carta direttamente dal sito,  previo scambio di messaggi per il luogo dell’appuntamento e di arrivo. Il servizio oltre a far risparmiare permette di conoscere persone nuove e di farsi una chiacchierata durante il tragitto. L’affidabilità dei guidatori è testata tramite i feedback che ricevono dalle stesse persone trasportate. In Italia è sicuramente uno dei servizi di sharing economy più utilizzati.

Car2go : nato in Germania nel 2008 e attivo in alcune città italiane (Firenze, Roma, Milano, Prato, Roma e Torino) il servizio in pratica consiste nel far trovare tramite app delle auto Smart disseminate per la città e poterle noleggiare o riservarle in tempo reale tramite pagamento elettronico. Per accedere al servizio bisogna registrarsi,  attualmente è presente in 8 paesi e 23 città con un parco auto di circa 8000 veicoli. La tariffazione è a minuti.

Enjoy : società italiana del gruppo Eni, è stata fondata nel 2013 attiva in cinque città: Firenze, Roma, Milano, Torino e Catania e si tratta di un servizio di car sharing rivolto alla mobilità urbana. Con l’ausilio di una app apposita è possibile rintracciare in giro per le città delle Fiat 500 (rosse) e degli scooter Piaggio Mp3. Il noleggio è tramite carta e permette di noleggiarle all’istante. La tariffazione è al minuto ma esistono anche tariffe giornaliere.

Uber : è una società nata nel 2009 a San Francisco (Usa) con la sua app permette di mettere in contatto, in quasi tutte le città del mondo, passeggeri e autisti. Il servizio da modo di essere rintracciati facilmente e di essere portati nei luoghi desiderati. Note in vari paesi le accese polemiche con i taxisti che accusano Uber di concorrenza sleale.

Bike sharing: tra i servizi più interessanti, dal nostro punto di vista, sono oramai diverse le città che hanno introdotto questa tipologia di servizio:

  • Bike sharing a flusso libero al via gli esperimenti di Firenze e Milano
  • Gobee.bike sbarca a Roma

Abitazioni e stanze

Couch Surfing : acronimo di fare surf sui divani, in realtà è un ottimo servizio (nato negli Usa nel 2003) di scambio basato su qualcosa di raro in questa epoca: la fiducia. Gli utenti possono mettere a disposizione del viaggiatore un letto, un divano o semplicemente offrirsi di incontrarli per mostrargli oltre le bellezze del posto dove vivono, la loro cultura  facendo sentire la persona non un semplice turista ma un ospite vero e proprio, tutto gratis naturalmente. Di contro il viaggiatore deve rendersi recettivo nei confronti di chi lo ospita e in qualche modo ricambiare cucinando o comprando qualcosa o offrendo ospitalità reciproca. Niente, tranne l’educazione e il rispetto, è obbligatorio a priori. L’affidabilità delle persone si acquisisce con il tempo tramite feedback.

Airbnb :  si tratta di un servizio che permette di mettere a disposizione un appartamento o una camera per affitti di breve periodo. Il portale nato negli Usa nel 2007 sta spopolando in Europa mettendo in crisi una parte del sistema di ospitalità classico. Permette sicuramente di risparmiare e talvolta di entrare in contatto con le persone del posto che in taluni casi si rivelano ottime guide o diventano buoni amici. Il sistema di valutazioni permette di capire se sia chi ospita sia chi chiede ospitalità è affidabile e rispetta determinati standard di pulizie. Il servizio come accennato sta scatenando diversi dibattiti, sia le zone d’ombra a livello fiscale sia per l’accusa di concorrenza sleale nei confronti delle classiche strutture ricettive. In alcune città si è cercato di intervenire per arginare il fenomeno o quantomeno regolamentarlo.

Scambio casa (Love Home Swap) : sito dedicato a chi vuole fare un viaggio scambiando l’abitazione con altre persone che fanno una vacanza nella direzione opposta.

Cibo

Gnammo : è il sito più famoso in Italia di home restaurant dove un privato può organizzare cene nella propria abitazione, offrendo un menù specifico e mettendo alla prova le proprie doti di cuoco. In un paese come l’Italia dove sono spesso le mamme le autentiche custodi della nostra cucina fa sì che in queste cene possano venir fuori ottime sorprese per il palato. Funziona che il privato mette l’annuncio con il giorno, il menù e il costo e le persone prenotano pagando con carta e presentandosi all’appuntamento all’indirizzo indicato. E’ senz’altro un ottimo modo per riscoprire le nostre tradizioni casalinghe, conoscere nuove persone e sperimentare cibi tipici o innovativi. L’improvvisazione o meno del cuoco è testata come sempre dai feedback della community, che come abbiamo detto riveste un ruolo centrale nella sharing economy, così come la puntualità e la pulizia elementi di valutazione molto importanti.

Conclusioni: i rischi della sharing economy

Il giudizio sulla sharing economy in Italia, come in tutto l’occidente, è controverso. Se da un lato le potenzialità sono enormi (come la diffusione in tantissimi settori anche dell’economia tradizionale) dall’altro ci sono al momento diverse perplessità legate principalmente ad un abbassamento dei costi che possono portare ad una precarizzazione del mercato del lavoro ed a una trasformazione in “lavoretti mal pagati” di alcune professioni. Anche a livello fiscale i pericoli di un’economia sommersa e non chiarissima costituiscono senz’altro una problematica oggettiva specie in un paese come il nostro in cui il sommerso costituisce una parte consistente dell’economia e del PIL. Anche il sistema delle recensioni può presentare dei rischi dovuti alla trasparenza nei e dei giudizi della community.

E tu? Utilizzi questi servizi di sharing economy? Cosa ne pensi? Se vuoi dirci la tua contattaci: info@naturalmania.it

Leggi anche:

  • Che cos’è la Bioeconomia?
  • Che cos’è l’Economia Circolare e quali sono i suoi benefici?
  • Che cosa sono i criteri ESG? Scopriamolo insieme
  • Che cos’è la biopirateria?
  • Effetto serra effetto guerra: Cambiamenti climatici e migrazioni due fenomeni correlati

Filed Under: GreenStyle

Primary Sidebar

Cerca in Natural Mania

Sostieni il nostro blog con una donazione.

Sostengono NaturalMania

 

Ultimi articoli

Moda uomo cruelty free: abbigliamento vegano per l’inverno

Moda uomo cruelty free: abbigliamento vegano per l’inverno

30 Gennaio 2023

Dove buttare i mobili vecchi e lo smaltimento dei rifiuti speciali

Dove buttare i mobili vecchi e lo smaltimento dei rifiuti speciali

29 Gennaio 2023

Litio: cos’è e quali sono i danni per l’ambiente

Litio: cos’è e quali sono i danni per l’ambiente

28 Gennaio 2023

Dimagrire e depurarsi con l’alga spirulina

Dimagrire e depurarsi con l’alga spirulina

28 Gennaio 2023

La carta della moda sostenibile

La carta della moda sostenibile

26 Gennaio 2023

Gel Aloe Vera nutrimento e cura per i tuoi capelli

Gel Aloe Vera nutrimento e cura per i tuoi capelli

24 Gennaio 2023

Il Camper come stile di vita e sinonimo di libertà

Il Camper come stile di vita e sinonimo di libertà

24 Gennaio 2023

Realizzare costumi di carnevale con vestiti usati grazie al riciclo creativo

Realizzare costumi di carnevale con vestiti usati grazie al riciclo creativo

23 Gennaio 2023

Piante da appartamento che depurano l’aria

Piante da appartamento che depurano l’aria

22 Gennaio 2023

Pellicce naturali ecologiche una scelta culturale e di stile cruelty free

Pellicce naturali ecologiche una scelta culturale e di stile cruelty free

21 Gennaio 2023

Articoli in Evidenza

  • - Come riciclare? I nostri consigli
  • - Educare i bambini alla cultura del riciclo tramite laboratori creativi
  • - 10 motivi per essere "Green"

Seguici su Facebook e Instagram

  • Facebook
  • Instagram

Iscriviti alla nostra Newsletter

Iscriviti tramite Facebook
... oppure inserisci i tuoi dati:

Anche noi, come te, odiamo lo SPAM, e non lo facciamo. Accetta la nostra Privacy Policy.


Footer

IL BLOG

  • Natura News
  • Moda Vegana
    • Abbigliamento vegan
    • Tessuti e materiali naturali
  • Green Style
    • Lotta alla plastica
    • Ricette Vegane e Cucina Vegetariana
    • Riciclo Creativo
    • Turismo Sostenibile e Responsabile
  • Design Ecologico
    • Architettura Sostenibile
    • Arredamento Ecosostenibile
  • Mobilità Sostenibile
    • Mobilità in Bicicletta
    • Smart City
    • Veicoli Elettrici
  • Benessere e rimedi naturali
    • Bellezza
    • Benessere
    • Capelli

Natural Mania

NaturalMania.it è prima di tutto un blog di amanti dell'ecologia.

Pensiamo che sia possibile VIVERE RISPETTANDO L'AMBIENTE e TUTTE LE FORME DI VITA.

Se pensi che sia possibile vivere in armonia con la natura, in modo etico ed abbracciando stili di vita sostenibili e cruelty-free sei nel blog giusto, benvenut* ;)

Diamo spazio a stili di vita eco-sostenibili, alla cultura vegetariana e vegana, a progetti di GREEN e di ECO Design al mondo della moda vegana, alla bioarchitettura e ai progetti per una mobilità sostenibile nelle nostre città.

Sempre con uno sguardo attento alla green economy e all'innovazione tecnologica, digitale etica ed alle aziende artigiane del Made in Italy!

Gli autori di Natural Mania sono volontari, se hai voglia di proporci una storia o raccontarci un tuo pensiero in linea con i nostri contenuti contattaci, volentieri valuteremo la tua proposta, puoi scriverci le tue opinioni alla nostra email: info@naturalmania.it!

Iscriviti alla nostra newsletter!

Policy

Leggi la nostra Privacy Policy
Leggi la nostra Cookie Policy
Il Blog Natural Mania non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.

Social:

  • Facebook

Info

Natural Mania promuove le imprese del made in italy che sposano i nostri valori “green” e cruelty free:

  • La Vetrina Sostenibile


Su di noi:

  • Chi Siamo
  • Vuoi saperne di più? Contattaci
Benvenuti sul blog di NaturalMania.it - Moda, Digitale, Cultura, Design ecologici e crueltyFree - NIF: 287110982