Potremmo definire i volontari di questo comitato i veri angeli dei sentieri italiani.
Su naturalmania abbiamo scritto vari articoli sui benefici della camminata ma non avevamo mai parlato direttamente del Cai (club alpino italiano) il vero custode della sentieristica italiana, l’organismo a cui tutti gli amanti della camminata dovrebbero dire grazie.
La loro presenza e il loro operato è riconoscibile dalla segnaletica rosso/bianca e gestisce e cura oltre 60 mila km di sentieristica lungo tutto lo stivale. Il Cai grazie al contributo dei soci stabilisce i percorsi, li segnala e li cura, tutti possono contribuire a questa organizzazione partecipando ai comitati locali o semplicemente segnalando lo stato dei sentieri. E’ possibile prima di intraprendere un’escursione studiare i sentieri Cai e decidere di dare una mano per mantenere la grande bellezza, naturalistica, storico e paesaggista di questo nostro bel paese.
Un po’ di storia
Cosa fa un volontario Cai?
Gli operatori ed i volontari di questa associazioni sono alcune migliaia, vi sono regioni con alcune decine di persone altre con centinaia, ma è garantita la presenza nella capillare rete nazionale. Il loro lavoro è organizzato da ogni sezione sotto la direzione di un referente o un coordinatore che cerca di rendere efficiente ed efficace l’attività svolta. I possibili scenari sono i più vari e con diversi gradi di pericolo che però il volontario è tenuto a conoscere, anche per questo viene svolta della formazione. Nelle uscite per la manutenzione dei sentieri il volontario deve disporre dell’abbigliamento e di un attrezzatura adatta forniti dalla sezione locale e conforme agli standard di sicurezza internazionali. La sicurezza è la consapevolezza di quello che si andrà a fare e ad operare è il primo compito dell’operatore Cai. Persino la semplice ispezione deve essere svolta da non meno di due persone.
Tipologie di intervento dei volontari:
– Ispezione e rilievo di sentieri
– Segnaletica orizzontale
– Segnaletica verticale
– Manutenzione fondo
– Taglio di vegetazione
– Manutenzione di opere
(passerelle, ponticelli, ecc)
– Manutenzione attrezzature fisse
(sentieri attrezzati)
La segnaletica è dipinta in genere in rocce o alberi con i classici colori bianco e rosso recanti il
Tipologie di sentieri e relativa scala difficoltà
- T=turistici: ben segnalati, sono in genere sentieri molto battuti ricavati da ex mulattiere o percorsi di contadini, boscaioli o in ogni caso preesistenti. Pur essendo considerati ‘facili’ è sempre bene equipaggiarsi a dovere sempre nel nome della sicurezza.
- E=escursionistico: in genere trattasi sempre di sentieri preesistenti ma in questo caso per la presenza di dislivelli, fitta vegetazione, non perfetta manutenzione, difficoltà di vario genere è per molti ma non per tutti. Quindi munirsi dell’attrezzatura adatta, di una mappa, di un gps o di una delle valide applicazioni facilmente scaricabili da smartphone .
- EE=escursionisti esperti: percorsi che pur essendo segnalati per tutta una serie difficoltà tipo rocce, boscaglie, fango, altezza non sono da classica gita fuori porta ma necessitano di esperienza, equipaggiamento e attrezzatura.
- EEA=escursionisti esperti con attrezzatura: in questo caso oltre a quanto detto nella classificazione precedente sono necessari casco, guanti, corde, gps e tanta esperienza.
Dove trovare i sentieri Cai:
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