Il ritorno di un tessuto che prima del proibizionismo vedeva l’Italia tra i principali produttori mondiali.
Parlando di Canapa (ne avevamo per la verità già parlato qua: tessuti naturali anti-caldo, oggi il pensiero va automaticamente alle piante che essiccate si usano come stupefacente ma la canapa si presenta in diverse varietà e solo quella indiana contiene le sostanze psicotrope con cui vengono ricavati gli spinelli o le canne che dir si voglia. La canapa tessile, chiamata scientificamente Cannabis Sativa, ha origini lontanissime, almeno risalenti a 5 mila anni fa, in Regioni dell’Asia centrale ed orientale. In anni passati la canapa era ampiamente coltivata in Italia che era il Paese, insieme alla Russia era tra i maggiori produttori mondiali; dalle sua fibre si ottenevano funi resistentissime utilizzate, ad esempio, sulle navi come sartiame ma anche per la produzione di vele che dovevano essere particolarmente robuste e resistere anche alla furia dei venti.
Il proibizionismo e la reintroduzione (legge 242/16)
Purtroppo, per l’impossibilità di distinguere la canapa ad uso tessile da quella ad usi illeciti, negli anni ‘60 ne venne vietata la coltivazione. Le fibre di canapa vennero così sostituite da altre fibre vegetali e poi sintetiche con l’avanzamento della chimica industriale che ha introdotto fibre plastiche come ad esempio in Nylon che, oltretutto, sono anche economicamente convenienti.
Solo nel ‘95 la tecnologia ha consentito un’identificazione certa delle varietà di Canapa, permettendo in questo modo la sua coltivazione a soli scopi tessili.
Sebbene dallo scorso anno sia possibile, esclusivamente presso aziende certificate e controllate, anche la coltivazione di Canapa indiana a basso contenuto di sostanze psicotrope a scopo terapeutico. E’ dunque possibile oggi ritornare a godere di questa fibra tessile dalle molte proprietà ludiche, terapeutiche ma nel nostro caso tessili con ottime possibilità di business specialmente per i giovani.
Le proprietà delle fibre di Canapa
Intanto occorre dire che la coltivazione della Canapa ad uso tessile presenta dei vantaggi anche per l’ambiente in quanto al contrario di altre piante per lo stesso utilizzo, non viene attaccata da parassiti, quindi non necessita di pesticidi, come non ha ugualmente bisogno nemmeno di fertilizzanti o concimi chimici, con un netto vantaggio per l’ambiente, limitando l’inquinamento. In secondo luogo la canapa non impoverisce il terreno, quindi non è necessario prevedere una rotazione di coltivazioni come normalmente avviene nell’agricoltura, quindi consente il massimo sfruttamento del terreno. Le fibre della Canapa sono lunghe e flessibili, incorporate nella corteccia della pianta, unite saldamente tra loro possono arrivare ad una lunghezza di oltre 5 metri, costituendo fibre ampiamente utilizzabili, con la caratteristica ulteriore di essere cave, quindi contenendo aria che rappresenta un isolante termico, isolando dalle basse temperature d’inverno e dal caldo torrido estivo. Con la canapa si possono quindi realizzare fibre atte a confezionare vestiario caldo d’inverno e fresco d’estate.
Una fibra dalla caratteristiche uniche
L’alta resistenza della canapa conferisce ai capi confezionati con questa fibra anche una particolare resistenza all’usura e agli strappi, resistendo tranquillamente anche a sforzi di intensità tripla rispetto a quanto è per altri tessuti naturali. I tessuti fatti di fibre di canapa sono inattaccabili da tarme, muffe e funghi, è resistente al calore e filtra fortemente i raggi ultravioletti contrastandone gli effetti negativi sul corpo. La canapa è, inoltre, anallergica e ha un forte potere assorbente, evitando quindi il ristagno di sudore sul corpo, mantenendolo di conseguenza asciutto anche in condizioni di forte calore ambientale. La canapa è facilmente lavorabile, assorbe facilmente le colorazioni e mantiene un aspetto piacevolmente lucido. Come aspetto, i capi confezionati con la canapa, tendono ad assomigliare un po’ al lino ma tutti sappiamo come i tessuti di lino si stropiccino con una facilità estrema necessitando di frequenti stirature per apparire, seppur per breve tempo, al massimo della loro bellezza. Le fibre di canapa si caratterizzano per una differente piegatura rispetto al lino per cui anche se tendono a stropicciarsi con una certa facilità, altrettanto facilmente riprendono quasi totalmente la loro forma spontaneamente. I capi confezionati in canapa sono confortevoli e piacevoli da indossare incrementando la loro morbidezza lavaggio dopo lavaggio.