Il Portogallo è leader europeo incontrastato nella produzione e nella lavorazione del sughero con più della metà della produzione continentale. Gli usi che si possono fare di questa sorta di ‘oro verde’ sono innumerevoli e di vario tipo, negli ultimi anni sono sorte varie aziende che producano oggetti alla moda come borse, cinture e scarpe e che stanno coraggiosamente cercando di creare dei brand della moda riconoscibili all’estero. Tali oggetti negli anni si sono fatti sempre più belli e sofisticati, con un design accattivante andando ad unire l’antica trazione artigianale della lavorazione del sughero con un concept moderno che sta dando dei frutti in termine di qualità e bellezza degli oggetti sempre più lusinghiera.
Siamo andati a trovare a Sao Joao de Madeira, una cittadina situata nel distretto di Aveiro nel nord del Portogallo, Miguel Silva e Celina Resende titolari di GlamCork un giovane marchio della moda lusitana il cui tratto distintivo è quello di essere 100% eco-friendly . Celina, la designer del team, ci ha parlato delle caratteristiche del loro lavoro e delle prospettive di sviluppo dell’azienda.
Come è nata l’idea di creare un marchio come Glam Cork?
“Glam Cork è nata con l’idea di sfruttare e sviluppare di un prodotto artigianale e di una materia prima tipicamente portoghese, cercando di trasformarlo in un oggetto moderno, con un bel design in perfetta sintonia con i maggiori brand della moda in campo internazionale. Sin da ragazza ho sempre voluto lavorare in questo settore cercando sempre di creare qualcosa di diverso rispetto all’esistente. L’occasione mi si è presentata nel 2012 con la creazione di questo bellissimo progetto che in questi anni è cresciuto nella qualità e che mi ha dato e continua a darmi grandi soddisfazioni”.
Parlaci dei materiali usati per fare le borse?
“Lavoriamo con vari tipi di materie prime differenti, quello che le unisce è la forte componente ecologica e amica dell’ambiente. Il materiale principale è il sughero che rappresenta l’80% dei prodotti creati e venduti. Come materiale di complemento usiamo parecchio la Juta, una fibra tessile vegetale che viene coltivata lungo i fuori nei paesi tropicali e che cresce rapidamente ( ogni 4 o 5 mesi è possibile fare una raccolta) e che è un materiale estremamente resistente e versatile. Recentemente abbiamo introdotto il Burel, un tessuto tipicamente portoghese utilizzato in passato per fabbricare vestiti resistenti e caldi per i pastori nelle montagne e che sta tornando ad essere prodotto. Stiamo ultimamente utilizzando per la produzione di borse la pelle vegana e la pelle di pesce riciclata”.
E’ possibile secondo te unire la tradizione artigianale portoghese con un moderno concetto di design per la moda?
“Assolutamente si! La verità è che questo è stto il principale motivo della creazione di questo progetto e di questa parca, perché vogliamo reinventare un prodotto tipico del nostro paese e possiamo dare la nostra visione personale dello stesso”.
Quali sono i passaggio per la fabbricazione del prodotto?
“La produzione di ogni articolo è quasi totalmente fatta a mano passando per 4 tappe. La prima è la scelta della materia prima e degli accessori che saranno usati nella produzione. Il secondo passaggio è quello del taglio in cui prestiamo molta attenzione, essendo la materia prima nobile e unica e per questo dobbiamo essere coscienti di questa proprietà. La terza fase è il montaggio e la costruzione, qui utilizziamo le sapienti mani artigiane che sanno come compiere alla perfezione questo passaggio. Ultima tappa sono le rifiniture e i ritocchi, e quando vengono applicati i restanti accessori di ogni modello. Finito tutto questo l’articolo viene esaminato e approvato per essere successivamente venduto al cliente”.
Avete detto che i vostri prodotti sono naturali, si tratta di una scelta cosciente?
“Penso che di questi tempi bisogna cominciare a fare le nostre scelte coscientemente e comprendere che tutto quello che facciamo ha un forte impatto nella società e nell’ambiente che ci circonda. Noi nel nostro piccolo possiamo contribuire realizzando prodotti naturali, con una forte componente ambientale e questi ci rende molto orgogliosi”.
Quanti anni ci mette una corteccia di sughero per essere lavorata?
“Diverso tempo, una quercia di sughero per divenire produttiva ha bisogno di circa 25 anni, mentre dopo la prima estrazione ce ne vogliono circa nove, in generale lungo la vita di una quercia di sughero, che arriva fino a 150 anni, sono possibili circa 17 scorticamenti. E’ l’unico albero presente nel Mediterraneo la cui corteccia si auto rigenera, una quercia in età adulta può produrre diverse tonnellate di sughero. Questo processo di estrazione permette all’albero di sopravvivere e rigenerarsi in un ecosistema unico al mondo: il montado de sobro!
Quanto incide la naturalità del prodotto nel prezzo finale delle borse Glam Cork?
“L’uso di materiali naturali vuol dire lavorare con tessuti nobili e di grande qualità, rappresentano senza dubbio il maggior costo dei nostri prodotti. In ogni caso questo costo aggiuntivo viene ricompensato da elementi etici e dalla qualità del prodotto. Noi non contribuiamo ad uccidere animali all’aumento dell’inquinamento ambientale a differenza di chi produce capi di moda con pelle sintetica”.
Quali sono le caratteristiche che fanno delle vostre borse degli oggetti speciali?
“I nostri articoli mettono un tocco di glamour nel look di una donna, in aggiunta sono pezzi unici (usando materie prime naturali) sono anche pratiche, audaci, leggeri e con un design innovativo”.
Passato e futuro della moda portoghese: secondo lei è possibile creare un brand riconosciuto all’estero con alla base prodotti naturali?
“Si tratta di un processo che richiederà ancora un po’ di tempo perché lavoriamo con materie prima poco conosciute al grande pubblico fuori dal Portogallo. Ma pensiamo che nel medio periodo questi prodotti emergeranno e si faranno conoscere anche all’estero per quello che valgono sia in termini estetici che di valori etici che portano in se. I paesi del nord Europa sono già da tempo molto coscienti dei benefici di questo tipo di moda e sono infatti i maggiori consumatori, mentre il pubblico di altri paesi osserva maggiormente in punta dei piedi ma penso che presto questa situazione cambierà. Staremo a vedere, penso che ci sia abbastanza spazio per tutti nel mercato, il consumatore ha diritto di scegliere tra una vasta gamma di prodotti, sta a lui in base ai gusti e ai valori etici di scegliere cosa comprare”.
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