Attenzione ai sacchetti quando si fa la spesa al supermercato devono essere biodegradabili! Novità in vista per i supermarket dal 2018
Nuovi sacchetti per inquinare meno.. ma la situazione è molto complicata e non proprio lineare. Fermo restando la bontà della norma visto che la plastica biodegradabile è un bel passo avanti nel rispetto dell’ambiente!
La Direttiva Europea doveva essere recepita in maniera facile SACCHETTI BIODEGRADABILI in tutti i supermarcati!
Invece già da un paio di anni il dibattito continua, e ora si è “rinnovato” visto che sta arrivando il 1 gennaio 2018 data dove TUTTE le borse utilizzate nei supermercati con materiale rinnovabile INFERIORE al 40% saranno VIETATE!!!
Stiamo parlando dei banali e comunissimi sacchetti di plastica per fare la spesa, oggetto di dibattito da diversi anni.
Non solo, molti di voi ricorderanno che i sacchetti una volta erano gratuiti, ma da quando sono diventati a pagamento la gente ha cominciato a comprare le buste di stoffa per contenere gli alimenti, però questo non si può fare con frutta e verdura comprata a peso, questi alimenti devono continuare ad essere conservati in “buste di plastica”.
Già il 20 dicembre 2016 la VII commissione ambiente della camera dei deputati ha dato parere favorevole al decreto legislativo che attua la direttiva UE 2015/720.
Vediamo in sintesi cosa prevede la direttiva UE 2015/720
La direttiva UE 2015/720 del 29 aprile 2015 ha modificato la direttiva 94/62/CEE per la riduzione dell’utilizzo delle borse di plastica in materiale leggero.
L’Italia è una nazione particolarmente vulnerabile per quel che riguarda l’inquinamento, dal momento che ha più di 8000 km di coste e quindi l’adozione della nuova norma che limita l’utilizzo della plastica è un ottimo traguardo per l’ambiente.
La direttiva 215/720 prevede un regime diverso a seconda del tipo di imballaggio: gli imballaggi in materiale ultraleggero, cioè quelli di spessore inferiore a 15 micron, le borse di plastica leggere da 15 a 30 micron e le borse meno leggere spesse oltre 50 micron.
Ogni Stato dell’Unione Europea non potrà superare più di 90 sacchetti a persona superiori a 50 micron all’anno entro il 31 dicembre 2019 e 40 sacchetti pro capite entro il 31 dicembre 2025. Entro il 31 dicembre 2018 ogni punto vendita vieterà l’utilizzo gratuito di detti sacchetti, in parole povere bisognerà pagarsi anche i sacchetti dove mettere frutta e verdura da pesare e portare alla cassa.
Insomma una situazione complessa quando doveva essere tutto molto facile ed agevole…
Le linee di intervento italiane sulla direttiva Ue 2015/720: sacchetti biodegradabili nei supermercati
L’Italia deciso di ridurre progressivamente le borse di plastica in materiale ultraleggero fornite per gli alimenti sfusi di frutta e verdura, vietandone la commercializzazione a meno che non siano realizzati con materia prima rinnovabile e biodegradabile del tutto o in massima parte.
La riduzione delle borse sarà progressiva: entro il 1 gennaio 2018 saranno vietate le borse con materiale rinnovabile inferiore al 40%, entro il 1 gennaio 2020 quelle con materiale rinnovabile inferiore al 50% e il 1 gennaio 2021 saranno vietate le borse con un contenuto di materia prima rinnovabile inferiore al 60%.
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