Perché puntare sul fotovoltaico conviene?
Se c’è una cosa che nel nostro paese non manca è il sole.
Almeno al sud e anche in alcune parti del centro Italia l’insolazione permette di sfruttare l’energia solare in modo massiccio. In Europa il primo produttore di energia elettrica da fotovoltaico è la Germania, a ruota ci siamo noi, ma possiamo fare molto di più, viste le condizioni climatiche del nostro paese. A questo aveva pensato il governo fino al 2013 quando era in vigore il conto energia che remunerava per vent’anni la produzione di energia elettrica da fotovoltaico.
Una volta terminati i fondi messi a disposizione la bolla è scoppiata. Il settore del fotovoltaico è tuttavia continuato a crescere, ma in maniera limitata , camminando da solo senza incentivi.
Se prima, pur di sfruttare ogni spazio per il montaggio dei moduli pv, si utilizzavano anche i terreni agricoli e le serre ora si utilizza il tetto o il giardino di casa per l’autoproduzione.
L’abbattimento dei prezzi degli impianti ha creato un mercato più maturo e consapevole: oggi siamo arrivati ad un costo di circa € 1500 al kw per un sistema fotovoltaico tutto compreso. Significa che il classico impianto da 3 kW da mettere sul tetto della propria casa costa meno di € 6000. Un ottimo prezzo se consideriamo che con un sistema del genere riusciamo a produrre al sud Italia 4500 kW l’anno, al Centro Italia 4000, è al nord Italia 3500 kW. Il consumo medio di una famiglia di quattro persone.
Leggi anche: Pannelli fotovoltaici: una soluzione green ed economica
C’è convenienza nell’installazione del fotovoltaico senza incentivi?
La risposta come detto è positiva. Se da una parte non possiamo contare più sul sistema incentivante messo a punto dal gestore dei servizi energetici, GSE, dall’altra parte godiamo di un abbassamento notevole delle spese di installazione. Un sistema fotovoltaico in questo senso si ripaga nel giro di 8/9 anni anche perché è vero che non esistono incentivi, ma ci sono le detrazioni fiscali. Anche per quest’anno il 50% dei costi effettuati per l’acquisto possono essere detratti dalla dichiarazione dei redditi. Ad esempio se paghiamo un impianto € 10.000, € 5000 LI possiamo portare in detrazione per 10 anni, ovvero € 500 l’anno. Un bel vantaggio!
Dimensionare un sistema fotovoltaico è importante perchè dovremmo riuscire a consumare tutta l’energia prodotta durante il giorno, altrimenti va sprecata. Un’alternativa è rappresentata dal rivendere l’energia a terzi oppure di stoccarla in batterie, impianti fotovoltaici ad accumulo. Le batterie ancora costano tanto e sono ingombranti, ma la tecnologia va avanti e molte case stanno puntando sul settore, una su tutte: Tesla.
Quanto spazio occupa un impianto fotovoltaico
Un sistema per produrre energia elettrica con moduli fotovoltaici ha bisogno di spazio. Circa 8 m quadri per kilowatt di potenza installato. Uno spazio che non deve presentare ombreggiature durante tutto il giorno, e deve essere esposto preferibilmente a sud . I moduli vanno inclinati di 30°. Per aumentare l’efficienza, il rendimento energetico, si possono utilizzare i cosiddetti inseguitori solari. I moduli vengono montati su un pannello che ruota seguendo il movimento del sole, garantendo la massima efficienza.
Insieme al fotovoltaico possiamo pensare anche di installare un impianto per la produzione di acqua calda, i cosiddetti collettori solari.
Possiamo quindi sostituire la caldaia del gas o lo scaldabagno elettrico per massimizzare il risparmio energetico e non gravare più sulla bolletta. Una questione anche etica, impianti fotovoltaici e solari termici fanno risparmiare tantissimo non solo alle tasche dei cittadini, ma anche alla collettività. Meno combustibili fossili bruciati significa meno CO2 nell’aria. Città più verdi, pulite e dall’aria più respirabile. Se è vero che il governo ha aiutato per parecchi anni il fotovoltaico a crescere ora deve prendere in considerazione almeno l’idea di aumentare per lo meno lo sgravio fiscale.
Architettura sostenibile e risparmio energetico: