Buone notizie per i borghi e le cittadine delle regione del Sud Italia e delle isole sotto i 20.000 abitanti che in questi anni, vuoi la crisi e la cronica mancanza di lavoro, si stanno lentamente svuotando di abitanti. Ogni anno il mezzogiorno d’Italia perde circa 100.000 persone, a farne le spese sono spesso antichi paesi ed aree di pregio naturalistico che hanno visto nei secoli le contaminazioni più varie dai romani ai bizantini sino agli arabi e i normanni ma che in questo momento storico rischiano, a causa dell’emigrazione e del conseguente mancato di ricambio generazionale, la desertificazione e la perdita di identità.

Una decadenza che ha un prezzo enorme in perdita di tradizioni, dialetti e cultura in generale dovuta alla modernità e all’incapacità che lo stato unitario ha storicamente avuto nel creare lavoro e produrre ricchezza. Un’importante aiuto sicuramente può arrivare da quanto deciso dalla Legge di Bilancio 2019 (legge 145/2018) con l’introduzione, a seguito dei buoni risultati avuti in Portogallo e Spagna, di una flat tax per i pensionati stranieri che decidono di trasferirsi in un borgo del Sud Italia. In pratica l’articolo 1 commi 273 e 274 dispone una modifica nel Testo Unico delle Imposte sui Redditi introducendo l’articolo 24 ter che prevede un nuovo modo di calcolare l’imposta sostitutiva per i titolari di pensione maturata in stati esteri. La circolare 8/E/2019 dell’Agenzia delle Entrate chiarisce e stabilisce i modo concreti di attuazione della nuova normativa facendo chiarezza sull’attuazione pratica.
Cosa prevede nella pratica il provvedimento
Qualunque titolare di pensione estera potrà godere di una flat tax minima del 7% per 5 anni se accetterà di avere la residenza fiscale ma anche fisica in un comune di una delle regioni del sud Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia) con una popolazione non superiore ai 20 mila abitanti.
Le regole nello specifico prevedono quanto segue:
- i pensionati non devono aver avuto la residenza fiscale in altri posti nei 5 anni precedenti la data del trasferimento;
- devono provenire da un paese estero dove sono in vigore accordi di cooperazione amministrativa con l’Italia;
- il beneficiario deve indicare lo stato e la giurisdizione dell’ultima residenza fiscale;
- chi si trasferisce deve prendere anche la residenza fiscale e il domicilio e deve dar prova di vivere materialmente per la maggior parte dell’anno in quel borgo;
- il periodo della flat tax è di 5 anni;
- la scelta è revocabile dal beneficiario o da parte dell’amministrazione se viene accertata l’assenza del diritto a goderne.

Tante opportunità per il sud e per le zone più periferiche
- contrastare lo spopolamento;
- dare il via a nuove iniziative imprenditoriali;
- investire nel recupero e nella vivibilità dei borghi del nostro bel meridione;
- ristrutturare i borghi e impedendone l’abbonadono;
- offrire nuove opportunità di lavoro soprattutto per i giovani;
Questa sono in sostanza le opportunità che offre questa legge che da una parte vuol impedire quanto detto e dall’altra da l’opportunità a tante persone straniere amanti del Bel Paese di poter godere del meritato riposo che si sono guadagnati in una vita di lavoro approfittando dell’ospitalità, delle tradizioni enogastronomiche e delle meraviglie in fatto di cultura, turismo naturalistico e aria pura che offrono le regione del Sud Italia, ognuna diversa, ognuna con la sua storia, ognuna con il suo paesaggio e la sua natura da scoprire ed usufruire. Per non parlare del costo della vita che sia per quanto riguarda sia i prezzi delle case che dei prodotti agricoli alimentari è molto più basso rispetto alle regioni del centro nord. Sta a questo punto ai vari comuni per attivarsi per collaborazioni e gemellaggi per poter presentare i propri borghi e per renderli attrattivi per i pensionati esteri. Per i giovani almeno quelli intraprendenti questa flat tax della terza età si presenta come un’opportunità per fare da comunicatori, mediatori e per sbrigare le pratiche dei richiedenti come avviene da anni con successo in Portogallo e in alcune regioni della Spagna.