I comuni liberi dalla plastica (plastic free challenge)
Uno dei pilastri della lotta all’inquinamento e alla plastica, soprattutto monouso, è l’educazione civica specialmente rivolta alle nuove generazioni. Sono quindi le istituzioni a doversi farsi carico prima di tutto di dare il buon esempio per la formazione di un cittadino coscienzioso e virtuoso specialmente in campo ambientale. A lanciare la sfida ci ha pensato il Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, che il 4 ottobre scorso ha ‘liberato’ il suo dicastero dalla plastica monouso invitando i colleghi ministri e rappresentanti delle istituzioni a farlo nei loro rispettivi luoghi di lavoro. Ma la rivoluzione del ‘plastic free challenge’ è partita da tempo in vari comuni e enti pubblici italiani, come le mense delle scuole che hanno intrapreso la sfida di liberare queste istituzioni pubbliche in Italia sono migliaia (7.982 comuni nel 2017) .
Ad aderire all’appello del Ministro Costa lanciato il 4 ottobre scorso in occasione della ricorrenza di San Francesco sono stati finora i Comuni di: Ancona, Aosta, Imperia, Viterbo, Finale Ligure, Fiumicino, Follonica, Castiglion della Pescaia, Laives, Poggiomarino, Ronciglione, i comuni siciliani di Augusta, Alcamo, Acireale, Modica, Pietraperzia e Pantelleria, ma tanti altri lungo tutto lo stivale si stanno facendo avanti con mozioni e proposte, anche se la strada è ancora lunga. Ma siamo solo all’inizio e l’obbiettivo è in gran parte raggiungibile. Perfino grandi città come Milano si stanno muovendo in tal senso, la Regione Lazio ha stanziato 1,8 milioni di euro per manifestazioni ‘plastic free’, mentre l’Università di Foggia ha già attuato un percorso che di fatto l’ha resa un esempio virtuoso da seguire per altre istituzioni accademiche. Per le tempistiche non si tratta tanto di svogliatezza (in alcuni casi si) o di mancanza di risorse ma di organizzare la vita del proprio Comune in maniera alternativa perché sia veramente ‘plastic free’ e non solamente di facciata. Ricordiamolo il mondo sta soffocando dalla plastica, specialmente quella monouso (il 91%), che sta invadendo sempre più i fiumi, i mari e gli oceani rendendo un incubo la vita ai pesci.
Segnalaci il tuo comune plastic free: info@naturalmania.it
Ogni anno finiscono dispersi nei mari una cifra tra le 6 e le 14 tonnellate di materiale plastico. Numeri da record che fortunatamente stanno inducendo istituzioni grandi e piccole ad intervenire per porre un freno al fenomeno. Il Parlamento Europeo recentemente ha approvato una proposta di legge che vuol mettere al bando la commercializzazione della plastica monouso nel vecchio continente, se gli interessi di alcune aziende non avranno la meglio (molte italiane), questa proposta con l’approvazione del Consiglio Europeo potrebbe diventare operativa nel 2021. Recenti studi condotti da ricercatori austriaci hanno portato alla luce 9 tipi di microplastiche presenti nelle feci umane con il rischio di intossicazioni da derivati del petrolio. Indipendentemente dalle leggi il problema è come sempre culturale e concerne l’educazione delle persone e la consapevolezza che certi comportamenti possono avere per il futuro del pianeta e dei nostri figli.